tracciato di elettroencefalogramma

Epilessia

Volto di ragazza sorpresa con i capelli rossi e le mani alzate e aperte

Sorpresa! Dal greco
“epilambanein”,
epilessia significa: Essere colti di sorpresa

Con il termine epilessia raccogliamo una moltitudine di condizioni patologiche distinte, ad oggi sono più di 40 le distinzioni al suo interno. La medicina per ora ci dice che in seguito a una scarica anomala tra le cellule del cervello questa possa determinare la percezione di sensazioni o azioni che si manifestano, senza che lo si voglia e spesso dimenticandosene immediatamente dopo.

Inoltre le aree celebrali interessate da queste scariche possono essere diverse e far manifastare le crisi quindi in modi differenti. Si possono percepire svariate sensazioni a seconda quindi del tipo di epilessia: sensazioni tattili od odori, suoni, sapori, immagini, e come spesso succede si possono compiere azioni involontarie, spasmi degli arti o l’irrigidemto e scuotimento del corpo intero. Tutto ciò si manifesta mentre la persona affetta dalla crisi ha una sorta di perdita di contatto con l’ambiente circostante e una percezione differente di esso.

Al verificarsi di una crisi non vuol dire che soffriamo necessariamente di epilessia, può accadere infatti per vari motivi: disfunzioni transitorie o essere autoindotta. Meglio consultare in ogni caso uno specialista affidandosi a un neurologo!

Per considerarla epilessia infatti, le crisi devono accadere spontaneamente “quale espressione di una condizione cronica di esagerata eccitabilità del cervello, in particolare della corteccia cerebrale.” cit. AICE Associazione Italia Contro L’Epilessia. Quindi possiamo affermare che dev’esserci una sorta di continuità nel tempo nell’insorgere delle crisi.

Le epilessie possono insorgere a qualsiasi eta’. Generalmente nell’ 80% dei casi l’epilessia si manifesta nei primi 20 anni di vita tra infanzia e adolescenza.
Un altro picco dei soggetti che ne sono affetti lo troviamo nell’età anziana.

L’epilessia interessano tra lo 0,5% e lo 0,8% della popolazione, oltre 300mila cittadini italiani, 25.000 nuovi casi ogni anno nel nostra Paese. cit. dati AICE

L’ epilessia e’ un problema di grande rilevanza sociale: in Italia e’ riconosciuta come “malattia sociale” con D.M. n° 249/65 – G.U. n. 44 del 19.02.1966 Decreto Ministeriale 5 novembre 1965  “Qualificazione di malattie sociali ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 1961, n. 240.

Lo stigma causato dalla generale paura che coglie appunto come il nome stesso “di sorpresa” le persone che circondano il soggetto sommato a l’imprevedibile manifestarsi della crisi e l’ignoranza interiorizzata nelle discriminazioni da parte della società, ghettizzano questo fenomeno che è molto più presente di quanto si pensi, e negano così la piena vivibilità alle persone affette da epilessia che quotidianamente indossano spesso una “maschera” affrontando quindi una lotta per una disabilità invisibile.

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