Sabato 14 giugno, fine del corteo.
Abbiamo condiviso ulteriori momenti di dialogo e confronto dal palco del Disability Pride Village, parlando di barriere architettoniche, disabilità motorie, sensoriali, psichiche, cognitive, invisibili e neurodivergenze, vita indipendente, caregiving e barriere economiche (in un mondo capitalista che predilige la performatività ed è escludente verso tutte le soggettività che presentino caratteristiche non conformi a determinati modelli di capacità psicofisiche, genere, etnia).
In particolare abbiamo ascoltato l’ esperienza di una mamma caregiver, rappresentante dell’ associazione Famiglie Disabili Lombarde, che ha esposto le difficoltà nel confrontarsi con un sistema di welfare, salute ed educazione sempre più isolante, che costringe le famiglie a svolgere ruoli e lavori di cura che dovrebbero invece essere responsabilità pubblica.
Poi un breve spaccato del mondo dal punto di vista di una persona albina e cieca parziale, che con orgoglio chiede semplicemente una società più consapevole, inclusiva e in cui venga eliminata ogni forma di violenza e discriminazione.
Ringraziamo ancora le persone che hanno partecipato, chi è tornatə per proseguire insieme il percorso avviato nelle scorse edizioni, chi abbiamo conosciuto quest’anno e soprattutto la band Radical Roots Rockers per averci fatto ballare sulle loro note piene di energia e simpatia!
In queste settimane riprende il percorso verso la quinta edizione del DPM, potrete seguirlo e farne parte anche partecipando alle assemblee 2025-26!
Non ti abbattere, abbatti le barriere!
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